CAP. XXXII
Di
fronte all’aggravarsi del contagio le autorita’ spagnole sono impotenti e
insensibili: si decide allora di organizzare una processione che porti il corpo
di S. Carlo attraverso Milano. Nonostante il cardinale Borromeo neghi
inizialmente il suo consenso, egli è costretto a cedere sotto pressione della
violenza popolare che si è scatenata in una caccia agli untori… La processione favorisce ancora di piu’ il contagio. Si ricorre allora all’opera dei monatti, incaricati di portare i malati
nel lazzaretto o di seppellire i morti … In questo clima apocalittico Don Rodrigo
torna al suo palazzo, dopo aver cenato ad un banchetto per la morte del cugino
Attilio.
Leggi dall’incipit
fino a “dove era stato portato il suo padrone”.
1.Dopo aver letto il brano ordina e riconosci sul testo le
quattro sequenze fondamentali: Il sogno
di Don Rodrigo / Il ritorno a casa dopo
la festa / Don Rodrigo portato via dai
monatti / Il dialogo tra Don Rodrigo ed
il Griso
2.Perche’ il narratore scrive che tra i compagni di stravizi
“ogni volta ce n’era uno dei nuovi e ne mancava de’ vecchi”?
3.Quali sono i sintomi del malessere che coglie Don Rodrigo?
Come lo modificano?
4.Il sogno di Don Rodrigo è allucinante e al tempo steso profondamente
rivelatore dei sentimenti che l’uomo prova in quel momento: individua nel brano
le frasi che maggiormente rivelano i seguenti stati d’animo:
paura della morte
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Disprezzo degli altri
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Rimorso delle proprie azioni
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Senso di impotenza
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5.Nel sogno di Rodrigo appare anche Fra Cristoforo: a quale episodio precedente sembra fare
allusione il suo atteggiamento?
6.Quali sono le reazioni emotive del nobile davanti alla
consapevolezza di essere definitivamente affetto dalla peste?
7.La peste cancella ogni sentimento di pieta’ e di riconoscenza
e diviene l’occasione per lo scatenarsi dei piu’ bassi istinti: individua
almeno due particolari dell’episodio che permettono di sostenere questa affermazione.
8.Riconosci la figura
retorica: “….ma le coperte gli parvero una
montagna”_________________